Il metodo dell’ECG intracavitario è un sistema economico, efficace, semplice e sicuro, per verificare la posizione centrale della punta del PICC durante la procedura. Un posizionamento corretto della punta in prossimità della giunzione cavo-atriale riduce significativamente il rischio di aritmie, di malfunzione del catetere, di formazione della guaina fibrosa pericatetere (fibrin sleeve) e di trombosi venosa centrale PICC-correlata (v. linee guida ESPEN 2009).

Il funzionamento di Vygocard è basato sulle modificazioni morfologiche e di ampiezza che subisce l’onda P quando la registrazione elettrocardiografica viene eseguita con un elemento di conduzione del segnale ECG e l’estremità distale del catetere si avvicina all’atrio destro del cuore.

Il catetere riempito di soluzione salina funge da elettrodo esplorante tramite l’estremità distale. L’onda P, registrata dinamicamente, risulta aumentare progressivamente con l’avvicinamento all’atrio destro diventando bifasica all’interno dello stesso e completamente negativa una volta superato.

Il monitoraggio continuo del segnale ECG consente la verifica in tempo reale della posizione della punta permettendone una eventuale correzione in caso di sposizionamento.

In condizioni fisiologiche (assenza di fibrillazione atriale o pace maker) all’interno dell’atrio destro l’onda P presenta sempre una morfologia bifasica, con una prima componente positiva e una seconda negativa. La scomparsa della morfologia bifasica durante la retrazione del catetere indica poi che la sua estremità distale si trova nuovamente in vena cava superiore.